At the Cvetaeva Museum.
La sala da concerto della casa-museo Cvetaeva a Mosca, in Borisoglebskij pereulok 6, dove si svolgono le giornate narrate nei taccuini, e dove avrà luogo la presentazione della traduzione italiana edita da Voland. Si ha la sensazione che Marina Cvetaeva sia ancora qui…
Mi chiedono di leggere un paragrafo della traduzione, per ascoltare il suono delle parole di Cvetaeva in italiano. Mi diranno poi che la lettura è risultata convincente, al di là della comprensione del significato, perché hanno percepito che sono stati conservati l’intonazione e il ritmo cvetaeviani. Per me è un complimento grandissimo!
Nel pubblico tanti esperti di Cvetaeva! Il museo è come una piccola famiglia, dove ogni nuova traduzione e ogni lavoro su Cvetaeva viene accolto con immensa gioia e calore.
Con il segretario scientifico della casa-museo, parliamo delle possibilità di diffondere la poesia di Cvetaeva in paesi diversi: edizioni multilingue, cartoline con pensieri di Cvetaeva in originale e in traduzione che vengono affisse o distribuite in città… Quest’ultima iniziativa ha avuto molto successo a Mosca!
Domande alla fine della presentazione. Parla Elena Korkina, una dei massimi studiosi di Cvetaeva e la curatrice dell’edizione russa dei taccuini.
Mi chiedono se tradurremo il resto dei taccuini!
Alla fine della presentazione: scambio di libri e di dischi!
Firmo le copie dei taccuini che lascerò alla biblioteca del museo, con una dedica alla direttrice, Esfir’ Semenova Krasovskaja, che ci ha gentilmente concesso le foto pubblicate nell’edizione italiana.
Con Elena Korkina, grandissima studiosa di Cvetaeva e curatrice dell’edizione russa dei taccuini (e non solo), nel suo studio, una piccola stanza all’ultimo piano della casa di Marina… Si può davvero dire che lei viva la sua vita quotidiana con Cvetaeva!